Se solo le sportive giapponesi fossero buone come il sushi… aspetta

Due oasi a quattro ruote per salvaguardare le care vecchie abitudini

In tutta verità, infatti, dovremmo dire: in Giappone nemmeno il sushi viene bene come le sportive. Con le case sempre più costrette da un mercato che continua a chiedere goffi crossover, queste due piccole sono una boccata di ossigeno in un mondo dell’auto, sì al servizio della quotidianità, ma spesso soporifero. Oggi vi parliamo di una razza in via di estinzione che non abbiamo voluto far scontrare, ecco perché non c’è un VS nel titolo, ma semplicemente celebrare, dato il futuro incerto.

Come terreno, abbiamo scelto le sinuose stradine che costeggiano il lago di Trombacco, poco sopra Gallicano, alla volta di Vergemoli e della Grotta del Vento, luogo magico dove scendere a fare due passi dopo una bella guidata. A rendere l’atmosfera più interessante ci hanno pensato le condizioni meteo, che ci hanno regalato una giornata incredibilmente jap, non vi pare?

Facciamo le presentazioni

MX- 5
Non c’è bisogno di presentazioni per queste supercar in miniatura, una è la spider più venduta del mondo con oltre 1 milione di esemplari, mentre l’altra è la rievocazione di una ricetta che negli anni 80 ha fatto perdere la testa a tanti appassionati di drifting, la AE86, variante speciale della Corolla di quinta generazione. La MX-5, però, ha alle spalle 30 anni di storia continua e 4 generazioni che l’hanno vista sopravvivere senza mai perdere l’appeal.
Forse, non tutti lo sanno, ma se oggi possiamo ancora appenderci alla leva del suo squisito cambio manuale dobbiamo dire grazie a Bob Hall. Chi? Ebbene, il buon vecchio Bob, giornalista a stelle e strisce, propose ai vertici R&D Mazda il progetto relativo a una roadster a due posti con trazione posteriore, come la Lotus Elan o se vi piace di più, l’Alfa Romeo Duetto.